Assunzioni a tempo indeterminato; Ministero del Lavoro, in collaborazione con INPS si rafforzano le attività ispettive per identificare i casi di precostituzione irregolare delle condizioni per beneficiare della decontribuzione previdenziale.

Fare il punto sugli accertamenti nei confronti delle imprese che fruiscono dell’esonero contributivo triennale -introdotto dall’ultima Legge di Stabilità- per l’assunzione di lavoratori a tempo indeterminato privi di occupazione stabile da almeno sei mesi.

Questo il tema dell’incontro svoltosi questa mattina presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, alla presenza del Ministro Poletti, cui hanno partecipato i responsabili della vigilanza dello stesso Ministero e dell’INPS. La Direzione generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro ha infatti avviato, già dal mese di giugno, degli specifici accertamenti, che ora vengono rafforzati attraverso una stretta collaborazione con l’INPS.

Nel frattempo, già in almeno 5 province, sono stati accertati dei casi di illegittima fruizione dell’esonero contributivo, mentre in gran parte del territorio italiano gli accertamenti sono ancora in corso o stanno per iniziare.

I possibili comportamenti elusivi volti alla precostituzione artificiosa delle condizioni utili a godere dell’esonero saranno oggetto di attenzione attraverso l’incrocio delle banche dati già esistenti. L’INPS fornirà infatti a ciascuna Direzione territoriale del lavoro la lista delle imprese interessate e, in relazione ad esse, saranno esaminate le posizioni lavorative, anche precedenti, del personale per il quale si fruisce dell’esonero.

Già sulla base di un’attenta attività di intelligence sarà dunque possibile evidenziare quei comportamenti fraudolenti, rispetto ai quali saranno attivate specifiche iniziative ispettive e adottati gli opportuni provvedimenti penali e civili, che potranno coinvolgere anche eventuali soggetti terzi che abbiano contribuito alla realizzazione di questi comportamenti.

Nel corso dell’incontro è stato definito un puntuale monitoraggio delle azioni intraprese e dei risultati ottenuti, al fine di adottare possibili ulteriori iniziative finalizzate a contrastare o prevenire queste forme di abuso.

(Ministero del Lavoro – Roma 30 settembre 2015).

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