Il 15.10.2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di stabilità 2016, che passa al vaglio del Senato per l’avvio, in prima lettura, dell’esame parlamentare.
Con la presente scheda si intende semplicemente sintetizzare le principali novità contenute nel documento rinviando il loro esame all’approvazione definitiva della legge prevista per la fine dell’anno che potrebbe apportare ulteriori ed importanti modifiche.
Tra le agevolazioni di carattere fiscale, si segnalano in particolare:
- modifiche al regime fiscale agevolato per i lavoratori autonomi:
– incremento delle soglie di ricavi/compensi;
– riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva, dal 15% al 5%, per i primi 5 anni dell’attività;
– riduzione, pari al 35%, della contribuzione (ordinaria) INPS.
- introduzione di una disciplina speciale di assegnazione o di cessione agevolata di beni ai soci o di trasformazione agevolata in società semplice:
– applicazione di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP pari all’8% (elevata al 10,5% per le società di comodo) sulla differenza tra il valore normale del bene assegnato e il suo costo fiscalmente riconosciuto;
– riduzione alla metà dell’aliquota dell’imposta di registro proporzionale;
– il termine per gli atti di assegnazione o cessione agevolata, o per la trasformazione in società semplice, è fissato al 30.9.2016;
– per i soci assegnatari il bene ricevuto non rappresenta un utile in natura ma riduce il costo fiscale della partecipazione.
- proroga delle detrazioni d’imposta per interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica e acquisto di mobili.
Tra le principali misure in materia di imposizione diretta rientrano:
- introduzione dei c.d. “super-ammortamenti“, ovvero il riconoscimento di una maggiorazione del 40% del costo di acquisto di beni strumentali nuovi ai fini della deduzione IRES e IRPEF delle quote di ammortamento:
– gli investimenti agevolabili sono quelli effettuati dal 15.10.2015 al 31.12.2016;
– l’agevolazione riguarda anche i canoni di leasing e le autovetture;
– sono esclusi gli acquisti di fabbricati e di costruzioni e i beni con aliquota di ammortamento inferiore al 6,5%.
- riduzione dal 2017 (dal 2016, in presenza di autorizzazione comunitaria) dell’aliquota IRES;
– dal 27,5% al 24,5% a decorrere dall’1.1.2016 e al 24% a decorrere dall’1.1.2017;
– a seguito della riduzione IRES sono rideterminate le percentuali di concorso alla formazione del reddito dei dividendi incassati.
- proroga della rideterminazione del valore dei terreni e delle partecipazioni:
– imposta sostitutiva del 4% sulle partecipazioni non qualificate e 8% sulle partecipazioni qualificate e sui terreni;
– redazione della perizia e pagamento entro il 30.06.2016.
- proroga rivalutazione dei beni d’impresa:
– imposta sostitutiva del 16% per i beni ammortizzabili e del 12% per i beni non ammortizzabili;
– i beni rivalutabili devono risultare dal bilancio dell’esercizio in corso al 31.12.2014;
– effetti fiscali a decorrere dal terzo esercizio successivo a quello in cui la rivalutazione è eseguita (dal quarto per plusvalenze e minusvalenze);
– il saldo attivo di rivalutazione può essere affrancato con un’ulteriore imposta sostitutiva pari al 10%.
- detrazioni IRPEF per i pensionati – Aumento dal 2017
Per ciò che concerne l’IRAP si segnalano:
- esenzione per il settore agricolo e della pesca;
- aumento della deduzione forfetaria da 10.500 a 13.000 per i soggetti diversi dai soggetti IRES che hanno un valore della produzione inferiore a 180.759,91.
Con riguardo al comparto IVA:
- si dispone un nuovo aumento delle aliquote IVA dal 2017:
– dal 10% al 13% a decorrere dall’1.1.2017;
– dal 22% al 24% a decorrere dall’1.1.2017;
– dal 24% al 25% a decorrere dall’1.1.2018.
In tema di tributi locali si segnala:
- eliminazione dell’imposta TASI sull’abitazione principale ad eccezione degli immobili c.d. “di lusso” (A/1, A/8 e A/9) a partire dal 2016.
In materia di lavoro e previdenza, rilevano:
- sgravio contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato:
– che passa dal 100% al 40% dei contributi previdenziali con un limite massimo che passa da 8.060,00 euro del 2015 a 3.250,00 euro dal 2016;
– con un periodo di esonero massimo che passa da 36 a 24 mesi;
– restano esclusi i lavoratori che nei 6 mesi precedenti siano risultati occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro o che abbiano già usufruito del beneficio.
- reintroduzione dell’imposta sostitutiva sui premi di produttività erogati ai lavoratori dipendenti del settore privato:
– imposta sostitutiva dell’IRPEF pari al 10% entro il limite di importo lordo complessivo di 2.000,00 euro;
– a favore di titolari di reddito da lavoro dipendente con un reddito relativo all’anno precedente non superiore a 50.000,00 euro (prima 40.000).
Tra le altre novità, si segnalano, da ultimo:
- innalzamento a 3.000,00 euro del limite di utilizzo del denaro contante:
È lasciato, invece, immutato, a 1.000,00 euro, l’importo a partire dal quale gli assegni bancari e postali e gli assegni circolari ed i vaglia postali e cambiari devono recare l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità.
- presunzione di detenzione e utilizzo di apparecchi televisivi:
– viene previsto che l’esistenza di un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica fa presumere la detenzione o l’utilizzo di un apparecchio.
– la riscossione è affidata alle aziende di vendita di energia elettrica che addebitano l’importo del canone (100,00 euro) sulla prima bolletta del 2016.
I consulenti dello Studio Turi rimangono a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione.